L’articolato sistema di raccolta delle acque all’interno del complesso è formato da canali di recupero collegati al maestoso palombaro scavato nella roccia, anch’esso visitabile: si tratta di una maxi cisterna profonda oltre 15 metri, con una superficie di oltre 120 metri quadrati, che in passato arrivava a contenere fino a 1.5 milioni di litri d’acqua. Il palombaro consentiva alla popolazione dei Sassi di avere una riserva pubblica di acqua per fronteggiare lunghi periodi di siccità.

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